giovedì 30 marzo 2017

NEOS Srl per Cantine SETTESOLI (Addestramento Spazi Confinati) | GUARDA IL VIDEO

ADDESTRAMENTO per lavori in AMBIENTI CONFINATI e/o sospetti d’inquinamento con Unità Mobile Addestrativa (UMA)

L’UMA consente l’addestramento dei discenti alle tecniche di accesso in ambienti confinati con ingresso verticale ed orizzontale all’interno di passi d’uomo, utilizzando al contempo idonei apparati di Protezione delle Vie Respiratorie (APVR). 

L’addestramento comprende:
  • presenza di fumo non tossico per simulazione di condizioni di scarsa visibilità all’interno dello spazio confinato
  • movimenti in spazi ristretti
  • obbligo di accesso verticale ed orizzontale degli operatori con estrazione del personale operante all’interno dell’ambiente confinato tramite utilizzo di appositi sistemi/attrezzature di recupero di emergenza 


ECCO IL VIDEO


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venerdì 24 marzo 2017

CORSO PCQI - PREVENTIVE CONTROLS QUALIFIED INDIVIDUAL | EXPORT USA




La società NEOS organizza il corso per PCQI - Preventive Controls Qualified Individual - EXPORT USA della durata di 20 ore divise in 3 giorni (8 ore i primi due giorni, 4 ore il terzo giorno). Al termine del corso sarà rilasciato regolare attestato di partecipazione e successivamente sarà effettuata l’iscrizione al registro PCQI della FSPCA. Il corso è in lingua italiana, la quota di partecipazione comprende il materiale didattico in lingua inglese, la tassa di emissione dell’attestato ufficiale FSPCA, l’iscrizione al registro PCQI della FSPCA. 

DESCRIZIONE
L’FSMA – Food Safety Modernization Act (Legge dal 4 Gennaio 2011) introduce nuove modalità della FDA (Food and Drug Administration) e delle Autorità locali in termini di prevenzione, di maggiore collaborazione tra agenzie al fine d’individuare e rispondere ai problemi di sicurezza alimentare (Finale Rule). A partire dal mese di Settembre 2016 tutte le aziende americane ed estere obbligate a registrarsi presso FDA dovranno adottare i “Preventive Controls for Human Food” attraverso procedure di controllo preventivo basate sull’analisi del rischio H.A.R.P.C (Hazard Analysis and Risk-Based Preventive Controls), che dovranno essere integrate al Piano H.A.C.C.P. Per gestire queste procedure le aziende sono tenute ad individuare un Preventive Qualified Individual (PCQI) che potrà essere formato attraverso un percorso formativo di 2,5 giornate da parte di un Lead Instructor qualificato dalla FSPCA - Food Safety Preventive Controls Alliance, alleanza istituita dalla FDA in collaborazione con il mondo accademico (Illinois Institute of Technology for Food Safety and Health (IIT IFSH). Il corso segue la struttura definita da FSPCA in vari capitoli (1-16) 

A CHI E' RIVOLTO IL CORSO
Responsabili del sistema di autocontrollo igienico sanitario, responsabili dell´assicurazione qualità aziendale, direzioni di stabilimento e responsabili dei processi produttivi delle aziende agroalimentari e delle industrie dell´indotto agroalimentare che esportano verso gli Stati Uniti d’America. Consulenti ed Auditor di sistemi di autocontrollo igienico sanitario e di sistemi di gestione di industrie agroalimentari. 

MODALITA´ 
Lezione frontale in aula con esercitazioni pratiche 

DOCENTE 
Lead Istructor qualificato dalla FSPC Alliance 

RICONOSCIMENTI 
Il corso è riconosciuto ed autorizzato dalla FSPC Alliance 

OBIETTIVI 
Permettere ai partecipanti la corretta interpretazione del metodo ed i requisiti dell’HARPC per lo sviluppo ed il mantenimento di un piano di sicurezza alimentare; comprendere gli elementi necessari a condurre un’analisi del rischio; conoscere il sistema di controlli preventivi richiamati dalla HARPC. 

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mercoledì 22 marzo 2017

D.Lgs. 7 febbraio 2017 n° 27: Arrivano le sanzioni in tema di indicazioni nutrizionali e sulla salute


Entrerà in vigore l’1 APRILE 2017 il decreto legislativo 07/02/2017 n° 27 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 marzo 2017 relativo alle sanzioni amministrative per le violazioni delle disposizioni sulle indicazioni nutrizionali e salutistiche

Con il provvedimento si predispone l’apparato sanzionatorio, costituito da sanzioni amministrative e pecuniarie per le violazioni degli obblighi contenuti nel regolamento (CE) 1924/06, relativamente, in particolare, alle prescrizioni circa le indicazioni nutrizionali e salutistiche che possono essere apposte sulle etichette e sui materiali di presentazione e di pubblicità degli alimenti.

È inoltre poi prevista l’ipotesi di sospensione della licenza in base alla quale la violazione è stata commessa, nel caso di reiterazioni e tenuto conto della loro gravità, per un periodo tra i 10 e i 20 giorni.

Le pene stabilite nel decreto possono venire cumulate, poiché ciascuna di esse si associa a una diversa violazione delle norme. 

Alcuni esempi: 
– “nutrition claim” (e “claim” comparativi) non ammessi, o in difetto dei requisiti prescritti, da 3 a 12 mila euro
– “health claim” non autorizzati, da 6 a 24 mila euro; “health claim” al di fuori delle condizioni stabilite, da 3 a 12 mila euro
affermazioni generiche sulla salubrità dell’alimento non sostenute da “claim” specifici autorizzati, da 5 a 10 mila euro
carenza di dichiarazione nutrizionale in etichetta di alimenti che rechino “informazioni salutistiche e nutrizionali”, da 2 a 16 mila euro
indicazioni salutistiche non accompagnate da richiamo all’importanza di una dieta equilibrata, dosi e modalità d’impiego, avvertenze particolari, da 5 a 20 mila euro
citazione di pareri di medici o loro associazioni, riferimenti espliciti a quantità o percentuali di perdita di peso, insinuazione di dubbi sul mantenimento della salute in carenza di consumo del prodotto, da 5 a 40 mila euro

L´attività di controllo ufficiale sarà svolta dalle autorità competenti che potranno rispondere anche a segnalazioni di soggetti privati. Rimane da capire come.


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mercoledì 8 marzo 2017

8 MARZO, una giornata dalla forte connotazione politica: ecco la VERA storia del WOMAN´S DAY



La PRIMA e ufficiale Giornata della Donna fu celebrata il 23 febbraio 1909 in occasione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile. Verso la fine dell´anno, il 22 novembre, si vide iniziare a New York un grande sciopero di ventimila camiciaie, che durò fino al 15 febbraio 1910. Il 27 febbraio 1910, alla Carnegie Hall, tremila donne celebrarono ancora il Woman´s Day

Mentre negli Stati Uniti continuò a tenersi l´ultima domenica di febbraio, in alcuni paesi europei - Germania, Austria, Svizzera e Danimarca - la giornata della donna si tenne per la prima volta domenica 19 marzo 1911 su scelta del Segretariato internazionale delle Donne Socialiste.

In Francia la manifestazione si tenne il 18 marzo 1911, data in cui cadeva il quarantennale della Comune di Parigi, così come a Vienna, dove alcune manifestanti portarono con sé delle bandiere rosse (simbolo della Comune) per commemorare i caduti di quell´insurrezione. In Svezia si svolse il 1º maggio 1911, in concomitanza con le manifestazioni per la Giornata del lavoro.

Le celebrazioni furono interrotte in tutti i paesi belligeranti negli anni seguenti allo scoppio della prima guerra mondiale, avvenuto nel luglio 1914, così come venne cancellato il congresso della Seconda Internazionale previsto a Vienna tra il 23 ed il 29 agosto di quell´anno, in concomitanza del quale si sarebbe dovuta svolgere anche la terza Conferenza internazionale delle Donne Socialiste.

A San Pietroburgo, l´8 marzo 1917 (il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia) le donne della capitale guidarono una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra: la fiacca reazione dei cosacchi inviati a reprimere la protesta incoraggiò successive manifestazioni che portarono al crollo dello zarismo ormai completamente screditato e privo anche dell´appoggio delle forze armate, era l´8 marzo 1917. Per questo motivo, e in modo da fissare un giorno comune a tutti i Paesi, il 14 giugno 1921 la Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Comuniste, tenuta a Mosca una settimana prima dell´apertura del III congresso dell´Internazionale comunista, fissò all´8 marzo la «Giornata internazionale dell´Operaia». 

Dunque è chiara la connotazione fortemente politica della Giornata della Donna nelle sue prime incarnazioni. Le vicende della seconda guerra mondiale ed il successivo isolamento politico della Russia e del movimento comunista nel mondo occidentale contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione. Così, nel secondo dopoguerra, cominciarono a circolare FANTASIOSE VERSIONI, secondo le quali l´8 marzo avrebbe ricordato la morte di centinaia di operaie nel rogo di una inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a New York, facendo probabilmente confusione con una tragedia realmente verificatasi in quella città il 25 marzo 1911, l´INCENDIO DELLA FABBRICA TRIANGLE, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini, in gran parte giovani immigrate di origine italiana ed ebraica). Altre versioni citavano la violenta repressione poliziesca di una presunta manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857, mentre altre ancora riferivano di scioperi o incidenti avvenuti a Chicago, a Boston o a New York. Nonostante le ricerche effettuate da diverse femministe tra la fine degli anni settanta e gli ottanta abbiano dimostrato l´erroneità di queste ricostruzioni, le stesse sono ancora diffuse sia tra i mass media che nella propaganda delle organizzazioni sindacali

LA GIORNATA DELLA DONNA IN ITALIA
In Italia la Giornata internazionale della Donna fu tenuta per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d´Italia, che la celebrò il 12 marzo, prima domenica successiva all´ormai fatidico 8 marzo. Nel settembre del 1944, si creò a Roma l´UDI (Unione Donne in Italia) per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d´Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro. Fu proprio l´Unione Donne in Italia a prendere l´iniziativa di celebrare, l´8 marzo 1945, la Prima Giornata della Donna nelle zone dell´Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all´ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l´8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l´Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la MIMOSA, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un´idea di Teresa Noce, di Rita Montagnana e di Teresa Mattei.

Fonte: Wikipedia


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martedì 7 marzo 2017

Vigilanza sul lavoro: presentato il Rapporto INL sull’attività ispettiva nel 2016 | SCARICALO QUI


Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, il Direttore dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, Paolo Pennesi e il Direttore Centrale della Vigilanza INL, Danilo Papa, qualche giorno fa hanno presentato alla stampa il Rapporto INL sull'attività ispettiva nel 2016

"Con l'attivazione dell'INL, nel 2016 abbiamo prodotto una grande trasformazione nelle funzioni di vigilanza, introducendo un cambiamento radicale dell'intero assetto organizzativo, che ha coinvolto Ministero, Inps e Inail". Ha dichiarato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, esprimendo la sua particolare soddisfazione per l'attuazione di una delle componenti essenziali della riforma del mercato del lavoro. "La razionalizzazione delle funzioni di contrasto al lavoro irregolare ha consentito di raggiungere gli ottimi risultati conseguiti nel 2016 – ha proseguito Poletti – Risultati che potranno migliorare ulteriormente, grazie alla possibilità di una migliore e più efficace programmazione delle attività, via via che il sistema andrà a regime".

Il Direttore dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, Paolo Pennesi e il Direttore Centrale della Vigilanza INL, Danilo Papa, hanno quindi illustrato ai giornalisti i dati contenuti nel Rapporto, evidenziando l'andamento positivo degli indicatori, sia in termini quantitativi che qualitativi.

A fronte di un numero di interventi sostanzialmente in linea con quello effettuato in passato, la percentuale delle aziende in cui sono state rilevate irregolarità sostanziali supera il 63% di quelle visitate, con un totale di contributi e premi evasi recuperanti di € 1.101.105.790.

Tra le diverse irregolarità rilevate, i casi di lavoro nero si pongono al primo posto in termini quantitativi. Mentre fra i fenomeni sensibili, anche per le novità introdotte quest'anno dal Governo, va segnalata l'azione di contrasto al caporalato, svolta anche in modo congiunto con Carabinieri e Guardia di Finanza che hanno condotto all'accertamento di 8000 casi, tra cui sono emersi anche casi di grave sfruttamento dei lavoratori, sino alla riduzione in schiavitù.

Di seguito una sintesi dei dati contenuti nel RAPPORTO consultabile gratuitamente QUI

Il rapporto evidenzia, a livello generale, un numero di aziende ispezionate pari a n. 191.614, rispetto alle quali è emerge un tasso di irregolarità complessivo del 63%. Tale imponente azione di contrasto degli illeciti sostanziali ha prodotto un totale di contributi e premi evasi recuperanti di € 1.101.105.790, a fronte di un bacino complessivo di 120.738 aziende irregolari sul totale delle aziende ispezionate.

Approfondendo l'analisi dei risultati delle attività di vigilanza svolte dagli ispettori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si osserva come siano stati conseguiti risultati positivi, sia in termini quantitativi che qualitativi. Più in particolare, sotto il profilo quantitativo, rispetto al dato globale di n. 191.614 aziende ispezionate, si distingue il numero di accessi pari a n. 141.920 effettuati dal solo personale ispettivo operante presso le strutture territoriali del Ministero (oggi confluite nell'INL), dato che – sebbene inferiore rispetto al 2015 (-2,73%) – va letto in relazione ad una fisiologica diminuzione del numero di unità ispettive a disposizione (2.818 unità nel 2016 rispetto a 2.897 unità nel 2015) e che comunque evidenzia un superamento di circa il 7% del numero degli accessi effettuati rispetto a quelli programmati all'inizio dell'anno di riferimento (n. 132.500). 

Inoltre, il numero di aziende ispezionate nell'anno 2016 dagli ispettori del lavoro (MLPS) e dai militari dell'Arma dei Carabinieri rappresenta una significativa percentuale, pari a oltre il 74%, delle verifiche complessivamente svolte dal personale ispettivo degli ex Uffici territoriali del Ministero del lavoro, dell'INPS e dell'INAIL. Un dato positivo che evidenzia, infatti, un incremento di circa 4 punti percentuali rispetto all'anno 2015.
A ciò va aggiunto che il personale ispettivo del Ministero ha altresì assicurato lo svolgimento di n. 8.152 accertamenti in materia di Cassa Integrazione Guadagni, anche in deroga, di contratti di solidarietà e di patronati.

Va inoltre evidenziato che su 132.942 accertamenti definiti nell'anno 2016 (a fronte di un numero complessivo di aziende ispezionate pari a n. 141.920), in n. 80.316 casi sono stati contestati illeciti in materia di lavoro e legislazione sociale o di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Pertanto, sul totale delle pratiche ispettive lavorate nel corso dell'anno, più del 60% è risultata irregolare: tale percentuale presenta un leggere aumento (+0,12 punti percentuali) rispetto al tasso di irregolarità riscontrato nel 2015.

Il numero dei lavoratori irregolari, accertati in occasione delle verifiche ispettive effettuate dal solo personale ispettivo operante presso le strutture territoriali del Ministero, è in deciso aumento rispetto all'anno 2015, con 88.865 lavoratori irregolari accertati (a fronte di n. 78.298 nel 2015: +13,5%). Tra questi, oltre il 48% sono risultati lavoratori in nero.


SCARICA GRATUITAMENTE il RAPPORTO QUI


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lunedì 6 marzo 2017

INAIL: Bando Isi 2016 - 245.000 euro di finanziamenti a fondo perduto


INAIL finanzia in conto capitale le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. 

Fondi a disposizione e tipologie di progetto 
L´Inail, tramite il Bando Isi 2016, rende disponibili complessivamente 244.507.756 euro. I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. 


Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto: 

1. Progetti di investimento 
2. Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale 
3. Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto 
4. Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività. 

Il contributo, pari al 65% dell’investimento, fino a un massimo di 130.000 euro (50.000 euro per i progetti di cui al punto 4), viene erogato a seguito del superamento della verifica tecnico-amministrativa e la conseguente realizzazione del progetto ed è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito (es. gestiti dal Fondo di garanzia delle Pmi e da Ismea). 

Prima fase: inserimento online della domanda e download del codice identificativo 
Dal 19 aprile 2017, fino alle ore 18.00 del 5 giugno 2017, nella sezione “Accedi ai servizi online” del sito Inail le imprese registrate avranno a disposizione un’applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consentirà di: 

• effettuare simulazioni relative al progetto da presentare; 
• verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità; 
• salvare la domanda inserita; 
• effettuare la registrazione della propria domanda attraverso l’apposita funzione presente in procedura tramite il tasto “invia”. 


Per accedere alla procedura di compilazione della domanda l’impresa deve essere in possesso delle credenziali di accesso ai servizi online (Nome Utente e Password). Per ottenere le credenziali di accesso è necessario effettuare la registrazione sul portale Inail, nella sezione "Accedi ai servizi online", entro e non oltre le ore 18.00 del 3 giugno 2017. 

Dal 12 giugno 2017 le imprese che hanno raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità prevista e salvato definitivamente la propria domanda, effettuandone la registrazione attraverso l’apposita funzione presente in procedura tramite il tasto “invia”, potranno accedere all’interno della procedura informatica ed effettuare il download del proprio codice identificativo che le identifica in maniera univoca. 

Seconda fase: invio del codice identificativo (click-day) 
Le imprese potranno inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al finanziamento, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda e ottenuto mediante la procedura di download. 
Le date e gli orari dell’apertura e della chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande, saranno pubblicati sul sito Inail a partire dal 12 giugno 2017. 
Gli elenchi in ordine cronologico di tutte domande inoltrate, con evidenza di quelle collocatesi in posizione utile per l’ammissibilità al finanziamento, saranno pubblicati entro sette giorni dal giorno di ultimazione della fase di invio del codice identificativo. 

Terza fase: invio della documentazione a completamento della domanda 
Le imprese collocate in posizione utile per il finanziamento dovranno far pervenire all’Inail, entro e non oltre il termine di trenta giorni decorrente dal giorno successivo a quello di perfezionamento della formale comunicazione degli elenchi cronologici, la copia della domanda telematica generata dal sistema e tutti gli altri documenti, indicati nell´Avviso pubblico, per la specifica tipologia di progetto. 

Fonte: INAIL

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venerdì 3 marzo 2017

Il lato oscuro della cottura dei cibi - Acrilammide: cosa è, come evitarlo



La cottura dei cibi, essenziale poiché rende alcuni alimenti commestibili, aumenta la digeribilità di altri, elimina parassiti e batteri pericolosi per la salute e migliora le caratteristiche organolettiche delle pietanze, ha un suo lato oscuro: determinati metodi di cottura portano alla formazione di composti dannosi, tra cui l’ACRILAMMIDE.


L´acrilammide è un composto chimico che si forma soprattutto durante i processi di frittura, tostatura, cottura al forno e arrosto di alimenti ricchi di carboidrati. Questa sostanza viene prodotta quando i componenti naturali delle materie prime assumono una colorazione bruna.



Per un uomo di 60 kg la quantità “innocua” è (0,17 x 60)/10.000 = 1 microgrammo al giorno di acrilammide. Si tratta di un valore che possiamo trovare in 1 g di patate chips, 3 g di patate fritte o al forno, 4 g di biscotti e 3 g di Plasmon Primi Mesi (dati riportati dalle ricerche Efsa). La dose “innocua” dipende dal peso corporeo, i bambini rappresentano la fascia d’età più a rischio.



Come si può ridurre anche tra le mura domestiche?

E’ sufficiente seguire alcuni semplici accorgimenti che sono stati suggeriti dall’EFSA (Autorità Europea per la sicurezza alimentare - https://www.efsa.europa.eu/it)


L’Efsa consiglia di non conservare le patate crude in frigorifero e di lasciarle in ammollo nell’acqua per almeno 30 minuti prima della cottura. Anche i tempi dovrebbero essere ridotti al minimo, evitando la doratura eccessiva nelle fritture preferendo il cibo bollito o cucinato con il microonde.
Inoltre l’ASSIC - Associazione per la Sicurezza Nutrizionale in Cucina in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Parma e con Art joins Nutrition Academy, l’Accademia Europa di nutrizione culinaria, ha stilato un documento per cuochi, industrie e anche consumatori con i consigli per limitare la formazione di acrilammide in cottura.


Patate 

1. Conservarle a temperatura ambiente superiore a 8°C. A temperature inferiori sviluppano più zuccheri riducenti.
2. Prediligerle appena raccolte. Le patate si raccolgono tutto l’anno ma soprattutto durante i mesi estivi. Durante lo stoccaggio, nei mesi successivi alla raccolta si sviluppano più zuccheri riducenti.
3. Scegliere le varietà che contengono poca asparagina e/o zuccheri riducenti come gria, Jelli e Spunta.
4. Tagliarle in modo uniforme scartando eventuali residui e pezzi troppo piccoli che durante la cottura potrebbero scurirsi più facilmente.
5. Sbollentarle per 6-8 minuti in acqua e aceto prima di friggerle o cuocerle al forno (14 g di aceto per ogni litro di acqua di cottura). L’ambiente acido rallenta la formazione di acrilammide.
6. Per friggerle aggiungere 1g di estratto di rosmarino in 1 litro di olio.
7. Per le patate al forno i riferimenti consigliati sono : 150-160°C per 30-40 minuti, meglio se con un 25% di vapore.
– Usare la carta forno per evitare che si brucino a contatto con la teglia.
- Disporle ben stese sulla teglia in modo che cuociano in modo omogeneo.
Seguendo queste indicazioni si riduce la formazione di acrilammide e si ottengono patate dorate e croccanti.
8. Controllare sempre il colore durante la cottura, queste devono risultare dorate e non marroncine.
9. Mettere in ammollo le patate con estratto di tè verde per 1 minuto prima di cuocerle al forno o friggerle (1 g di estratto per litro di acqua): l’acrilammide si riduce del 62%.
Il livello di doratura è fondamentale per capire quanta acrilammide ci sia in un prodotto da forno




Cereali, pane, pizza, dolci
1. La farina di segale e quelle integrali producono maggiori quantità di acrilammide. È preferibile utilizzare farine raffinate addizionate con altre fibre, come ad esempio la fibra di bambù o l’inulina (reperibili in erboristeria o farmacia), in questo modo si riduce la formazione di acrilammide senza rinunciare alla fibra che rappresenta pur sempre un importante nutriente per la salute. Se si preferiscono i prodotti integrali il colore deve essere appena dorato.
2. Prediligere una lievitazione più lunga, i lieviti si nutrono degli zuccheri che si formano in seguito alla scissione dell’amido della farina. In questo modo diminuisce la quantità di zuccheri riducenti responsabili della formazione di acrilammide.
3. Quando si prepara una panatura aggiungere un 3% di foglie di tè verde al pangrattato: l’acrilammide diminuisce del 50% circa.
4. Prediligere cotture più lunghe ma a temperatura più basse. L’acrilammide si forma più velocemente a temperature superiori a 180°C.
5. L’aggiunta alla farina di segale e di grano saraceno di un 2% di noce moscata, finocchio, anice e chiodi di garofano riduce la formazione del 20% circa.
6. Controllare sempre che il colore degli alimenti sia dorato e non marroncino.



Dott.ssa Maria Elena Ristuccia 



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